Le forze russe ieri hanno colpito nuovamente il centro di ricerca nucleare a Kharkiv: lo conferma un tweet del parlamento ucraino, dopo che la notizia era stata data dal Kyiv Independent. Secondo l’Ispettorato nazionale per l’energia nucleare, citato nel messaggio del Parlamento “è al momento impossibile valutare la gravità del danno, in quanto le ostilità continuano nella zona dell’installazione nucleare“.
Il laboratorio nucleare a Kharkiv
Intanto ieri, a Varsavia per incontrare i profughi ucraini il presidente americano Joe Biden alza ancora il tiro contro il capo del Cremlino e definisce il presidente russo Putin “Un macellaio“. E, incontrando in precedenza i ministri ucraini di esteri e difesa, Kuleba e Rezniko, assicura “ulteriori sforzi per aiutare l’Ucraina a difendere il suo territorio” e per far sì che Putin “risponda per la brutale aggressione da parte della Russia, comprese nuove sanzioni“.
Le parole di Biden
E da Varsavia fa sapere che “l’articolo 5 un obbligo sacro” riferendosi all’articolo del trattato Nato secondo cui un attacco armato contro uno o più membri dell’Alleanza sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti. E assicura che gli “Usa saranno con l’Ucraina fino alla vittoria“.
La risposta del Cremlino
“I nuovi insulti di Biden a Putin restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti“. Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass, dopo che il presidente americano ha definito oggi quello russo “un macellaio“.