Offese via social, video ‘provocatori’ sul web, pedinamenti, un’auto incendiata e una storia familiare complessa, nel quartiere popolare e popoloso del rione Sanità. È lo scenario in cui è maturata l’aggressione con acido ai danni di due sorelle di Napoli di 24 e 17 anni.
Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli
Ieri notte è stato emesso un decreto di fermo firmato dal pm Giulia D’Alessandro per una ragazza anche lei di 24 anni, di nome Francesca, zia acquisita di Elena e Federica, le sorelle ferite da donne a bordo di scooter guidati da uomini che hanno lanciato il liquido corrosivo contro di loro.
Il fermo per la zia
La giovane donna è stata interrogata ieri mattina negli uffici della questura di Napoli a via Medina, e, prima ha negato, poi ha parzialmente ammesso di essere stata tra le donne, tre in tutto, che erano nel gruppo che domenica notte ha commesso il raid.
Le indagini e l’interrogatorio
Il sospetto degli investigatori e del pm è che sia stata lei a lanciare l’acido. Alla base del gesto, ci sarebbero profondi contrasti in ambito familiare e una storia sentimentale complicata. Il nonno di Elena e Federica ha avuto una figlia dalla prima moglie e due, tra cui Francesca, da un’altra donna.
Il possibile movente
Anni fa sono nati dei contrasti interni alla famiglia allargata. Le due sorelle vittime del lancio di acido avrebbero picchiato in un’occasione in strada la zia Francesca che avrebbe deciso di vendicarsi e appostandosi con l’aiuto di cinque complici, tra cui tre maschi, avrebbe sorpreso la 24enne e la 17enne che tornavano a casa dopo la serata domenicale.