Un Parlamento tinto di giallo e blu, ma non certo ‘sold out’, ha accolto stamattina l’intervento video di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino è stato salutato da due ‘standing ovation’ dei parlamentari, una all’inizio e una alla fine del suo discorso. E un’altra ovazione è stata tributata dall’aula a Mario Draghi, unico a prendere la parola dopo Zelensky, mentre i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Casellati avevano introdotto la seduta. Ma, appunto, Montecitorio non ha fatto registrare il tutto esaurito per l’evento. I gruppi parlamentari erano tutti sostanzialmente presenti, ma i banchi più in alto nell’aula sono rimasti vuoti. E quasi completamente vuote erano le tribune. Un particolare non secondario se si considera il fatto che il Parlamento era convocato in seduta comune e molti scranni erano occupati dai senatori. Come Matteo Renzi, che pur provenendo da palazzo Madama ha occupato uno scranno al centro del gruppo di Iv da dove a lungo, prima e dopo la seduta, ha arringato un drappello di suoi parlamentari. Presenti tutti gli altri leader di partito: Enrico Letta, seduto tra le due capogruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Pieni in ogni ordine, invece, i banchi del governo. Tutta l’aula, in religioso silenzio, ha ascoltato le parole del presidente ucraino, mai interrotto. Mentre poco dopo l’intervento di Draghi è stato puntellato da 10 applausi, prima dell’ovazione finale cui ha preso parte tutto l’emiciclio, opposizione compresa.
Oltre agli applausi e alle ovazioni, sono state soprattutto le prese di posizione simboliche dei parlamentari a testimoniare la solidarietà al popolo ucraino e a Zelensky. Le deputate e le senatrici del Pd, per esempio, si sono presentate tutte con un nastro rosso legato al braccio per richiamare l’attenzione sul dramma degli stupri di guerra. Il nastro, poi, in aula è un po’ sparito per evitare ‘misundertanding’ sul suo significato (il rosso è il colore associato alla Russia). Una piccola coccarda giallo/blu (i colori della bandiera ucraina) è stata indossata dai parlamentari di Italia viva. In più, la capogruppo Maria Elena Boschi ha aggiunto una mascherina in tinta, gialla. I colori della bandiera ucraina sono stati ripresi in aula da diverse parlamentari, come Julia Unterberger, che indossavano giacche gialle abbinate a sciarpe blu. Altre hanno optato per gli accessori, come le borse, gialle. Alcune, come Francesca La Marca del Pd, hanno invece scelto un abito ‘total yellow’. E poi, appoggiata sui banchi ma ben visibile, una bandiera dell’Ucraina è anche spuntata tra gli scranni di Forza Italia a metà intervento di Zelensky.