Il Governo si appresta a dare il via libera ai piani di emergenza regionali e a licenziare il decreto legge con misure di contrasto alla siccita’ e di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture idriche (con un commissario straordinario, si fa il nome dello stesso capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio).
Il provvedimento e’ atteso in questa settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri. Intanto gia’ oggi potrebbe arrivare il via libera ai piani straordinari anti-siccita’ per quelle regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza che attualmente sono sei, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia e Veneto.
Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio al margine di un convegno sulla protezione dei dati ha dichiarato: “Oggi sara’ il giorno del decreto di emergenza, abbiamo lavorato sabato e domenica per affinare il dossier perche’ era necessario introdurre tutti gli elementi e gli interventi che noi riteniamo necessari ora per garantire l’approvvigionamento idrico. Perche’ noi da una parte con lo stato di emergenza riceviamo risorse per coprire i danni che oggi in Italia sono oltre 1 miliardo, ma dall’altra abbiamo anche il dovere di impedire che i danni siano ancora maggiori: quindi tutte le azioni che si possono fare nell’immediatezza, con le risorse o gli sgravi della burocrazia, vanno fatte e realizzate”.