Nell’ultima bozza della manovra, si legge inoltre che il Reddito di cittadinanza sarà cumulabile con lavori stagionali o saltuari di piccola entità. “Nel caso di stipula di contratti di lavoro stagionale o intermittente – si legge – il maggior Reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3mila euro lordi (una miseria insomma, ndr). Sono comunicati all’Inps esclusivamente i redditi eccedenti tale limite massimo con riferimento alla parte eccedente”.
Saranno circa 404mila, su un totale di 1,03 milioni, i nuclei familiari interessati dal taglio a 8 mensilità delle prestazioni del reddito di cittadinanza nel 2023 per gli “occupabili”. Il taglio da 18 a otto mensilità è stato stabilito per gli occupabili in nuclei che non includano al loro interno minori, disabili o soggetti di età almeno pari a 60 anni. L’assegno medio che allo stato attuale percepiscono coloro che saranno interessati al taglio delle mensilità è di 543 euro.