Quarta fumata bianca e giornata di domani, venerdì 28 gennaio, che potrebbe rivelarsi decisiva per l’elezione del 13esimo presidente della Repubblica. La voce che insiste negli ultimi minuti è quella di Matteo Salvini al lavoro per la candidatura dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini. Il nome potrebbe essere espresso nelle prossime ore agli alleati. Frattini sarebbe stato proposto a Conte nell’incontro di alcuni giorni fa. Freddi Forza Italia e il fronte giallorosso.
Sull’ipotesi Frattini è dura infatti la presa di posizione di Laura Castelli, viceministro del Movimento 5 Stelle al ministero dell’Economia e delle Finanze e molto vicina a Luigi Di Maio: “Usare il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, una carica istituzionale così autorevole, per spaccare la maggioranza di governo è un segno evidente che non c’è la volontà di trovare una soluzione per il Quirinale. Non possiamo spaccare la coalizione con il centrosinistra, salterebbe anche il governo”.
Duro anche il Pd sull’ipotesi Frattini, con il segretario Letta furioso. “Basta provocazioni, il nostro è un partito serio che non si presta a improvvisazioni raffazzonate, tanto più dopo giornate di giravolte e mancanza di chiarezza”. E’ quanto fanno sapere fonti del Nazareno. Le stesse fonti descrivono Enrico Letta “profondamente irritato” e aggiungono: “Cerchiamo, tutti, di adempiere al compito di Grandi Elettori e di dimostrare di fronte alla Nazione di esserne degni. Il Paese ci guarda, l’Europa e il mondo si chiedono cosa stia succedendo, dobbiamo essere all’altezza della gravità e della complessità del momento storico che viviamo”.
Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato alle 10.15 la conferenza congiunta dei capigruppo che si svolgerà in Sala della Regina. Sul tavolo la discussione sulla possibilità di una doppia votazione. Per ora l’unica è in programma alle 11.