“Il voto in sicurezza è un’esigenza primaria per evitare che proprio nel cuore delle istituzioni possano venirsi a creare ulteriori focolai, finendo così con innalzare in modo surrettizio i quorum previsti dalla nostra Costituzione, ponendo dubbi sulla regolarità del voto”. È uno dei passaggi della lettera che Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, capigruppo del Pd alla Camera ed al Senato, hanno inviato ai presidenti delle due assemblee, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, in vista dell’elezione del presidente della Repubblica al fine di “segnalare alcune serie preoccupazioni relative alla finalità di garantire il voto in sicurezza, dato il contesto di crescita della pandemia già attualmente in corso e, probabilmente, in ulteriore espansione da qui fino al 24 gennaio”. Serracchiani e Malpezzi chiariscono di non intendere indicare “uno strumento rispetto ad un altro” per garantire il voto in sicurezza “ma principalmente ribadire l’importanza di questo fine, seguendo le modalità che la Costituzione ci offre, di fronte ai problemi oggettivi che esistono”. Nella lettera, inoltre, viene sottolineata la necessità di “concludere sollecitamente la procedura di convalida in Senato dell’elezione del rappresentante degli italiani all’estero per l’America Latina, in luogo di quello già decaduto per irregolarità, riguardo alla integralità del plenum del collegio elettorale”.