Putin ordina l’allerta del sistema difensivo russo che include una componente nucleare. “Ordino al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore – ha detto il presidente russo – di mettere in allerta speciale le forze di deterrenza dell’esercito russo, in risposta alle dichiarazioni aggressive dell’Occidente”.
“Come vedete i paesi occidentali hanno intrapreso azioni ostili nei confronti del nostro paese”, spiega Putin, e “i funzionari più elevati dei paesi più importanti della Nato si sono espressi in modo molto aggressivo, ostile, nei confronti del nostro paese”. Azioni ostili “a livello economico” chiarisce “mi riferisco a sanzioni illegittime comminate al nostro paese”.
In precedenza l’alleato Lukashenko aveva usato parole durissime, a 18 ore di distanza dalle due opzioni indicate da Biden. Le sanzioni contro la Russia sono “peggio di una guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. In una situazione come questa dovremmo essere consapevoli che ci sono tali sanzioni. Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. E’ peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto”.
Poi per rincarare la dose ha aggiunto: “Se fosse necessario schierare armi nucleari, potremmo farlo con l’attuale Costituzione – ha detto Lukashenko – Non ci sono ostacoli per noi in questo senso. Se gli Stati Uniti o la Francia, che è anche una potenza nucleare, inviassero armi nucleari in Polonia o in Lituania vicino ai nostri confini, non sarei in grado di fare lo stesso da solo. Non ho armi del genere. Ma dirò al presidente russo Vladimir Putin che mi piacerebbe riavere le armi nucleari che ho accettato di cedere senza alcuna precondizione”.