Secondo il presidente russo Vladimir Putin le notizie provenienti da Bucha sono false come quelle sulle armi chimiche in Siria. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa dopo i colloqui con il leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko, presso il cosmodromo di Vostochnij, nell’estremo oriente russo.

Quello che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta” ha aggiunto Putin secondo quanto riporta l’agenzia stampa russa Tass.

“Gli ucraini hanno spinto i negoziati in un vicolo cieco. Sono loro che hanno creato difficoltà a portarli a un livello accettabile e l’operazione andrà avanti finché non ci saranno negoziati accettabili” ha spiegato Putin in conferenza stampa.  “L’Ucraina non ha rispettato gli accordi raggiunti con la Russia a Istanbul” ha aggiunto il presidente russo spiegando che l’Ucraina viene usata come uno strumento per raggiungere gli obiettivi dell’Occidente indipendentemente dal benessere del popolo ucraino.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, il presidente Vladimir Putin ha spiegato agli impiegati del settore spaziale nel cosmodromo di Vostochny che lo scontro scontro tra Mosca e le forze anti-russe in Ucraina era inevitabile e una questione di tempo. Accompagnato dal presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, il leader russo ha aggiunto: “L’Ucraina ha iniziato a diventare un terreno anti-russo, i germogli di nazionalismo e neo-nazismo che esistevano da tempo hanno iniziato a crescere lì”, “la crescita del neonazismo è stata particolarmente considerevole e lo scontro della Russia con queste forze era inevitabile”.

Poi continua a sottolineare “l’operazione militare speciale” (e non guerra né invasione, ndr)  che “oggi i nostri ufficiali” stanno effettuando “in Donbass” dove “stanno fornendo assistenza alle Repubbliche popolari del Donbass. Agiscono in modo coraggioso, competente, efficiente ed efficace, usano i tipi più moderni di armi con caratteristiche uniche, impareggiabili”. E aggiunge: “Ciò che stanno facendo è aiutare le persone, salvare le persone da una parte, e dall’altra stiamo semplicemente adottando misure per garantire la sicurezza della Russia. Ovviamente non avevamo altra scelta, questa è la decisione giusta”. Poi ribadisce che non si fermerà, a prescindere da sanzioni e negoziati: “Non ci sono dubbi che gli obiettivi delle forze armate russe in Ucraina verranno raggiunti, gli obiettivi sono assolutamente comprensibili, sono nobili” e “l’obiettivo principale è quello di aiutare il popolo del Donbass”.

Infine lancia un messaggio all’Occidente: “Noi non ci isoleremo” ed “è generalmente impossibile isolare qualcuno nel mondo moderno, nel caso di un Paese così enorme come la Russia è impossibile. Quindi lavoreremo con i nostri partner che vorranno interagire”.

“I fatti di Bucha sono il risultato di un’operazione speciale psicologica organizzata dal Regno Unito e il Servizio federale per la sicurezza russo (Fsb) può fornire tutte le prove”. Sono le parole del leader bielorusso Aleksandr Lukashenko nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente russo Vladimir Putin. Lukashenko ha sostenuto che, se sono necessarie prove, come indirizzi, password, identikit o mezzi di trasporto utilizzati, il Fsb darà tutte le informazioni richieste. “In caso contrario, allora possiamo aiutare in questo senso. Insieme ai nostri amici russi, abbiamo rivelato fin dall’inizio questa posizione orribile e vile dell’Occidente”, secondo quanto dichiarato da Lukashenko.

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