La repubblica separatista dell’Ossezia del Sud indirà un referendum per confermare la sua secessione dalla Georgia e l’annessione alla Russia.
La corte Suprema di Tskhinvali, il capoluogo, ha dato luce verde al decreto firmato dal presidente facente funzioni Anatoly Bilbov per indire la consultazione il 17 luglio, la notizia è stata riferita dall’agenzia stampa russa Tass nella notte. “Torniamo a casa, torniamo in Russia”, ha detto Bilbov. Il referendum viene indetto mentre è in corso il tentativo militare russo di occupare l’Ucraina. L’Ossezia del sud, che conta circa 50mila abitanti, ruppe con la Georgia durante una sanguinosa guerra civile negli anni novanta, al momento dello scioglimento dell’Urss. Nel 2008 la Russia ha riconosciuto la sua indipendenza, così come quella dell’Abkhazia, al termine di una breve guerra con la Georgia. Non riconosciute a livello internazionale, le due repubbliche secessioniste dipendono fortemente da Mosca. Per ora l’Abkhazia non ha intenzione di unirsi alla Federazione russa.
lntanto il candidato alla presidenza della repubblica separatista georgiana dell’Ossezia del Sud e leader del partito Nykhas, Alan Gagloev, ha vinto le elezioni presidenziali con il 59,09 per cento dei voti. La conferma e’ arrivata oggi dalla Commissione elettorale centrale della repubblica separatista che ha terminato di scrutinare tutti le schede dopo il secondo turno di votazioni per l’elezione del nuovo presidente.
Secondo i risultati del voto tenutosi lo scorso 8 maggio, 16.134 cittadini hanno votato per Gagloev, ovvero il 56,09 per cento del numero degli elettori recatisi alle urne. L’altro candidato arrivato al ballottaggio, Anatoly Bibilov, ha ottenuto 11.767 preferenze fermandosi al 40,9 per cento. Era stato proprio Bibilov a proporre durante la campagna elettorale, di far svolgere un referendum per l’annessione dell’Ossezia del Sud alla Russia. Secondo la Cec, al secondo turno delle elezioni presidenziali hanno preso parte in totale 29.423 persone, con un’affluenza del 73,93 per cento.