Un operaio di 38 anni è morto mentre eseguiva dei lavori di ristrutturazione nella casa di montagna della ministra della Giustizia Marta Cartabia a Ollomont, piccolo comune della Valle d’Aosta. La tragedia è avvenuta nella mattinata di martedì 3 maggio quando il lavoratore, Constantin Cobanel, di nazionalità straniera ma con regolare permesso di soggiorno e residente da anni nella zona, è rimasto schiacciato da una putrella mentre era impegnato in alcuni lavori edili nel garage dell’immobile per conto di un’impresa di Gignod, dove era regolarmente assunto. Per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri che indagano sull’accaduto. Soccorso e portato in ospedale l’uomo è deceduto poco dopo il ricovero.

“Sono sconvolta e affranta da quanto appena appreso: un operaio è morto in un gravissimo incidente sul lavoro questa mattina nel cantiere della mia casa di montagna ad Ollomont, piccolo comune della Valle d’Aosta. Le autorità locali mi hanno da poco informata, sono profondamente turbata”. Questo il commento della ministra Cartabia che esprime “innanzitutto dolore” e “personale vicinanza ai familiari della vittima”. La titolare del dicastero della Giustizia ha detto al sindaco David Vevey di essere “partecipe del turbamento dell’intera comunità locale, profondamente segnata da questo grave lutto. Confido che le autorità possano al più presto ricostruire l’intera dinamica dei fatti”.

La procura di Aosta aprirà un fascicolo per omicidio colposo dopo la morte dell’operaio edile. Il sopralluogo del pm titolare del fascicolo, Francesco Pizzato, è durato circa un’ora.

Potresti leggere

Caldo record in Italia, da Roma a Cagliari: le città da bollino rosso. Atteso calo temperature

L’Italia continua a essere stretta nella morsa dell’afa. Questo lunedì, ma anche…

Armati in casa per una rapina, intera famiglia in ostaggio: “Dov’è la cassaforte?”

Questa notte i carabinieri della stazione di Marano sono intervenuti in Via…

Bullismo, la disperazione di una madre: “Mio figlio non esce più di casa”

“Mio figlio non vuole uscire più di casa perché preso di mira…