Akila Ogorchukwu sarebbe morto a causa dello schiacciamento del corpo, da cui sarebbe probabilmente scaturito anche un soffocamento. E’ quanto emerge dai primi esiti dell’autopsia, effettuata oggi, sul corpo dell’ambulante nigeriano di 39 anni, ucciso in strada venerdì scorso a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo. Aggressione avvenuta tra l’indifferenza delle persone presenti che riprendevano la scena con un cellulare.

Non è ancora chiaro se lo schiacciamento abbia causato traumi di organi vitali decisivi per il decesso.

Alika Ogorchukwu è volato via nel giro di appena 4 minuti. Tanto è durata l’agonia dell’uomo aggredito a mani nude e con una stampella da Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 32enne operaio di origine salernitana. Ferlazzo ha rincorso Alika, lo ha braccato, gli ha strappato la stampella con cui ha iniziato a picchiarlo, poi lo ha atterrato e schiacciato col suo peso, colpendolo e uccidendolo a mani nude secondo la ricostruzione ufficiale della polizia. Una agonia durata circa quattro minuti, come emerge dalle registrazioni delle telecamere del Comune presenti sulla strada del delitto.

“Io ci sarò personalmente. Andrò a Civitanova Marche perché l’assassinio di Alika è stato un momento drammatico nella vita del Paese”. Parole del segretario del Pd, Enrico Letta, al Tg3, sul funerale in programma sabato 6 agosto dell’ambulante brutalmente ucciso a Civitanova Marche.

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