Nuova svolta nelle indagini che hanno portato alla cattura, dopo 30 anni di latitanza, del boss mafioso Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros hanno arrestato Alfonso Tumbarello, il medico di Campobello di Mazara accusato di aver curato per anni il padrino durante la latitanza. I reati contestati al professionista sono concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico.
Arrestato anche Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra che ha prestato l’identità al padrino e ha acquistato per suo conto la casa in cui il boss ha trascorso gli ultimi mesi. A lui i pm contestano il favoreggiamento e la procurata inosservanza di pena aggravati dall’aver favorito Cosa nostra.
“Tutte le indagini ancora in pienissimo e frenetico svolgimento sulla ricostruzione delle fasi che hanno preceduto la cattura di Messina Denaro hanno innanzitutto offerto uno spaccato dell’assordante silenzio dell’intera comunità di Campobello di Mazara che, evidentemente con diversi livelli di compiacenza omertosa, paura, o addirittura complicità, ha consentito impunemente al pericoloso stragista ricercato in tutto il mondo di affrontare almeno negli ultimi due anni cure mediche e delicatissimi interventi chirurgici in totale libertà”. Lo scrive l’aggiunto Paolo Guido nella richiesta di arresto del medico di Messina Denaro.
“Nell’esercizio delle funzioni di medico” Alfonso Tumbarello, arrestato oggi dai carabinieri del Ros per avere favorito la latitanza del boss Matteo Messina Denaro, curandolo per il tumore, secondo il gip di Palermo Alfredo Montalto, come si legge nel provvedimento di arresto, “in concorso con Andrea Bonafede” avrebbe “firmato falsamente atti pubblici, anche informatici, e segnatamente in numero di almeno 95 per la somministrazione di farmaci e di almeno 42 per lo svolgimento di analisi ed esami diagnostici, tutti formalmente prescritti a Bonafede Andrea, nato a Campobello di Mazara il 23 ottobre 1963, ma in realtà prescritti a Messina Denaro”.
“L’analisi della documentazione via via acquisita dalla polizia giudiziaria ha fornito prova piena della gravità delle condotte” del medico Alfonso Tumbarello. “E, infatti, il primo intervento chirurgico cui è stato sottoposto Messina Denaro è stato reso possibile grazie alla falsa scheda formata dal dott. Tumbarello il 5 novembre 2020 a nome di Bonafede Andrea cl. 69, nella quale ha dato atto di aver eseguito personalmente un’accurata anamnesi e valutazione clinica del paziente, che già aveva eseguito una colonscopia sollecitandone il ricovero”, ricovero cui faceva seguito, a distanza di pochi giorni come detto, l’intervento chirurgico del 13 novembre 2020.