“Per come è stato pensato, il reddito di cittadinanza ha rappresentato una sconfitta” e “vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare” ma “per gli altri la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza ma il lavoro”. La premier Giorgia Meloni annuncia una revisione quasi totale del sussidio tanto caro al Movimento 5 Stelle e, nel corso del suo primo discorso alla Camera da presidente del Consiglio, cita anche Papa Francesco quanto affronta la questione relativa alla “povertà dilagante”.
“Sua Santità, a cui rivolgo un affettuoso saluto, ha di recente ribadito un concetto importante: ‘La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, la porta della dignità di un uomo è il lavoro’“. Insomma per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo.
Resta tuttavia da risolvere, soprattutto nel sud Italia, il problema lavoro con imprese e commercianti già costretti a pagare una tassazione più elevata rispetto agli altri Paesi europei e adesso strozzati dagli aumenti delle bollette e del costo delle materie prime. Meloni ha ribadito un concetto che ha più volte espresso nel corso della sua campagna elettorale: “Per come è stato pensato e realizzato, il reddito ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia”.