Giorgia Meloni ha affrontato il primo banco di prova internazionale per dimostrare ai vertici europei che il nuovo governo di centrodestra non è di “marziani”, è disponibile a “collaborare” ma ha ben chiare le priorità e le ricette per affrontarle.
La Meloni ha poi avuto un pranzo informale con il Commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni. Sembrerebbe che sia stato un incontro “piacevole e doveroso” durante il quale sono state affrontate a 360 gradi tutte le emergenze del momento, dal Pnrr all’energia, dalla guerra in Ucraina alle nuove regole del patto di stabilità.
La difesa dei “confini esterni” della Ue come approccio per affrontare la gestione dei migranti, che trova “orecchie disponibili”. E la difesa “degli interessi nazionali” come metodo di confronto, per fare sentire la voce “forte” dell’Italia a Bruxelles. Sono questi i punti di partenza del presidente del Consiglio.
“Mi sembra si sia creata una interlocuzione molto franca, molto positiva. Sono contenta di come sia andata questa giornata nella quale ho portato il punto di vista italiano. C’è la necessità di dare il prima possibile concretezza alla soluzione” sulla crisi dell’energia e “sul tetto del gas. Abbiamo parlato di flussi migratori, della richiesta italiana di un cambio punto di vista. La priorità per noi diventa una priorità che è già prevista nelle normative europee, che è la difesa dei confini esterni. Ho voluto organizzare qui a Bruxelles la prima visita istituzionale del governo per dare il segnale di una Italia che vuole partecipare, collaborare e difendere l’interesse nazionale dentro alla dimensione Ue insieme agli altri Paesi”, queste le parole del premier parlando con i cronisti a margine dell’incontro con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel..
Ursula von der Leyen al termine dell’incontro ha scritto su Twitter: “Grazie Giorgia Meloni per il forte segnale lanciato con la tua visita alle istituzioni europee nel tuo primo viaggio all’estero. È stata una buona occasione per scambiare opinioni su temi critici che vanno dal sostegno all’Ucraina, all’energia all’Italia, al NextGenEU e alla migrazione”.