“Voglio ripartire dalle periferie, non solo quelle geografiche. Dobbiamo ricominciare dai nostri giovani che emigrano, per studiare o per lavorare. E dalle disuguaglianze che frenano tutto il sud”, queste le parole del neocandidato sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervistato da Repubblica.
Manfredi è l’unico volto a incarnare il patto Pd-M5s, fin dal primo turno, nella partita delle amministrative d’autunno nelle grandi città. A chi gli chiede perché è tornato sui suoi passi risponde: “Non avrei potuto abbracciare una sfida e poi non essere in grado di dare risposte. Ma dopo la mia lettera, si è aperto un dibattito nazionale. Non solo su Napoli, ma sul grande tema dei Comuni, rimasto sotto traccia in tempo di Covid. E nel Patto ci sono risposte ad alcune mie richieste”.
La sua visione per Napoli: “In due parole: riconnetterla con l’Europa. Parliamo di una grande città. che da sempre ha un suo respiro culturale e progettuale internazionale. Ma bisogna richiamare tutte le intelligenze, offrire motivi ai giovani per restare”. E partirà “dalle periferie: non solo luogo di sofferenza: ma anche di grande opportunità per la crescita. Come le sacche di disagio nel centro storico acuite dal Covid”.