“Ho grande stima” di Conte “gli riconosco grandi capacità: si è ritrovato a fare il premier e se l’è cavata in maniera straordinaria ma deve fare presto. Per fare il leader politico devi conoscere i portavoce, parlare con gli attivisti, andare in tv. Conte lo vuole fare? Se sì sarà un valore aggiunto ma se non parla, non ci incontra alimenta solo smarrimento”. Lo afferma, in una intervista al Fatto quotidiano, Vincenzo Spadafora, ex ministro allo Sport nel governo Conte II. “Luigi (Di Maio, ex capo politico M5s, ndr) non si è mai rifiutato di parlare con nessuno: la leadership se non la eserciti ti sfugge di mano” ribadisce Spadafora sottolineando che Conte “non deve confondere il nostro desiderio di partecipazione con una critica a lui. Tra le persone che se ne sono andate ce ne sono tante che gli sono riconoscenti. Ma il rischio è che altri li seguano”, “avverto il rischio di una emorragia che può depotenziare proprio il progetto di Conte”. Quanto al dialogo con il Pd sui territori in vista delle elezioni amministrative Spadafora conclude che “gli esperimenti politici non si fanno a freddo, è stato superficiale pensare che dopo esserci fatti la guerra per anni, ci accordassimo così”, al governo “abbiamo avuto cinque mesi per costruire una visione comune di Paese, il resto dell’esperienza è stata tutta legata alla pandemia… Non abbiamo avuto tempo di dedicarsi a costruire nulla”.