E’ Lorenzo Fontana, candidato della Lega, è stato eletto nella tarda mattinata per la terza carica dello Stato, quella di presidente della Camera, ruolo ricoperto negli ultimi cinque anni dal grillino Roberto Fico.
Già vicepresidente della Camera, Lorenzo Fontana, 42 anni, è nato a Verona ed è considerato un ultraconservatore, contrario all’aborto (da lui definito “la prima causa di femminicidio al mondo”), alle unioni civili, poco incline all’immigrazione e all’educazione sessuale pro Lgbt. Con le unioni gay e l’immigrazione “vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo”, diceva in passato. Riguardo la politica estera, Fontana da ultraconservatore si trasforma invece in ultratifoso di Vladimir Putin, con la Russia considerata, almeno fino a prima dell’invasione in Ucraina, “il riferimento per chi crede in un modello identitario di società”. Continua ad ammirare il presidente ungherese Orban, Marine Le Pen in Francia e ha salutato con gioia la Brexit.
Nel maggio 2018 partecipò alla Marcia per la Vita per l’abrogazione della legge 194 al grido di “l’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo”. Eurodeputato dal 2009 al 2018, Fotnana ha ricoperto l’incarico di ministro per la famiglia e le disabilità dal 1 giugno 2018 al 10 luglio 2019 e di ministro per gli affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.
Laureatosi in Scienze Politiche a Padova e in Storia e Filosofia all’Università Europea di Roma, è anche iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dopo l’esperienza a Radio Padania.
Sostiene di recitare ben 50 Ave Maria al giorno e sui social pubblica spesso foto di santi e madonne. Tifosissimo del Verona, ha l’abbonamento in curva che rinnova da oltre venti anni.
Sposato con una la napoletana Emilia Caputo (Salvini è stato testimone di nozze), ha una figlia che si chiama Angelica. La sua famiglia vive a Bruxelles dove lavora la moglie (Europarlamento). “Con mio cognato, tifoso del Napoli, parliamo di tutto, ma mai di calcio” ha spiegato Fontana.