“Una corretta attuazione dei controlli (…) avrebbe consentito di rilevare i segnali del degrado, ovvero la presenza anche di un solo filo rotto o segni di corrosione e, quindi, di sostituire la testa fusa cosi’ come previsto dalle norme”, è questo quanto emerge dalla perizia effettuata da un pool di ingegneri sull’incidente della funivia del Mottarone.

Nell’incidente, avvenuto il 23 maggio del 2021, morirono 14 persone. La perizia è stata depositata in tribunale a Varbania e ricostruisce le cause del cedimento.

Per i periti l’incidente e’ stato causato dal degrado della fune traente “in corrispondenza dell’innesto” nella testa fusa e la presenza dei forchettoni che hanno escluso il funzionamento dei freni d’emergenza.

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