“Fatemi salvare i bambini di Mariupol, poi mi prenderete come ostaggio, tanto sono anche nella vostra lista, avete già cercato di eliminarmi. La mia vita appartiene solo a me e la offro in cambio della vita dei bambini che restano ancora lì”. E’ l’appello eroico che il generale di polizia ucraino Vyacheslav Abroskin lancia a Vladimir Putin e all’esercito russo. “Oggi sono rimasti molti bambini in una città completamente distrutta” spiega in un lungo post pubblicato sui social. “Se non verranno salvati moriranno nei prossimi giorni, il tempo stringe” aggiunge.
Il generale Abroskin ha combattuto a lungo contro la Russia in Donbass tra il 2014 e il 2018. “Ancora prima che la guerra iniziasse – spiega – promisi agli abitanti della città di Mariupol che l’avremmo difesa insieme al Battaglione Azov“. Poi la proposta agli invasori: “Faccio appello agli occupanti russi: datemi l’opportunità di far uscire i bambini da Mariupol, invece di loro vivi mi offro io. Vi chiedo di farmi entrare a Mariupol per raccogliere bambini e organizzare la loro evacuazione. Ho bisogno di tre giorni in città. Poi mi consegnerò”.
Poi chiarisce che è incluso nella lista delle sanzioni del Cremlino. “Sono un vostro ricercato, avete organizzato un tentativo per uccidermi. Sono esattamente quel generale che è, forse, più vicino al famoso reggimento Azov” aggiunge sperando di provare a ‘sensibilizzare’ l’esercito di Putin che da tempo dà la caccia al battaglione paramilitare.