Il sindaco di Mariupol e la popolazione della città assediata dai Russi sono pronti a resistere fino alla fine del conflitto. L’ha dichiarato il primo cittadino intervenendo nel programma di Retequattro “Diritto e Rovescio”.
“Oggi è molto difficile dire per quanto durerà la guerra. Oggi il nostro comandante della Guardia Nazionale ha detto con fermezza e con voce d’acciaio che noi non cederemo neanche un centimetro di terra del Paese chiamato Ucraina. Noi resisteremo fino all’ultimo. E il nostro Paese è con noi”, queste le parole di Vadym Boytchenko.
Intanto si aggrava il bilancio dei bambini vittime di questa guerra. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, 153 bambini sono stati uccisi e 245 bambini feriti, secondo l’Ufficio del Procuratore Generale di Kiev, che ha sottolineato le vittime si contano in particolare nella città di Mariupol e nelle regioni di Kiev, Chernihiv e Luhansk.
A causa dei bombardamenti inoltre, rende noto la Procura, sono state danneggiate 859 istituzioni educative, 83 delle quali completamente distrutte.