Sale a 143 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, contro i 139 di ieri, mentre i feriti sono adesso 216. E’ questo il triste aggiornamento reso noto su Telegram da Liudmyla Denisova, responsabile per i diritti umani del Parlamento ucraino, secondo quanto riportato da Ukrinform.

Intanto, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha affermato di non essere ancora in grado di raggiungere la città assediata di Mariupol, per l’assenza di un passaggio sicuro. “Le parti devono essere garanti e avere un accordo per consentire un passaggio sicuro. Devono pubblicizzare il percorso e concedere molto tempo alle persone per uscire”, ha detto alla BBC il portavoce del CICR, Matt Morris. “Al momento non abbiamo una squadra in grado di accedere”, ha aggiunto. Il diritto internazionale umanitario, ha affermato, “richiede che le persone possano partire, ma non siano costrette ad andarsene”. Molti residenti di Mariupol si sono rifugiati nelle cantine per settimane, a corto di cibo, acqua e medicinali

L’Ucraina accusa la Russia di spostare con la forza migliaia di civili dalla città devastata alle aree controllate da Mosca. La Russia ha negato qualsiasi coercizione, ma ha riferito di evacuazioni sotto scorta russa. Il CICR afferma di non aver mai assistito o partecipato a nessuna evacuazione forzata e ha negato qualsiasi piano per aiutare la Russia a “filtrare” i rifugiati ucraini da Mariupol.

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