Sulle accuse di utilizzare armi chimiche, Mosca si difende lanciando pesanti accuse. Il ministero della Difesa infatti si è scagliato contro Usa e Ucraina sostenendo, così come riferisce l’agenzia russa Tass, che un fondo di investimento guidato da Hunter Biden, figlio del presidente Biden, sarebbe coinvolto nel finanziamento di biolaboratori in Ucraina.
Poi dopo le parole di Biden e Johnson, il ministero degli Esteri russo rincara la dose. “La decisione annunciata al vertice di continuare a fornire supporto politico e pratico al regime di Kiev conferma l’interesse dell’Alleanza a continuare le ostilità” ha dichiarato la portavoce Maria Zakharova. “Il blocco nord-atlantico non ha fatto un solo tentativo d’indirizzare la leadership ucraina verso una soluzione pacifica della situazione nel Donbass“, ha accusato. Poi l’affondo: “I Paesi membri della Nato hanno dimostrato assoluta lealtà a Washington, la loro disponibilità a seguire la sua linea del totale contenimento della Russia”.
“Washington può incassare l’ultimo vertice Nato nel suo salvadanaio geopolitico. E’ riuscita a disciplinare ancora di più gli alleati in materia di ‘contenimento totale’ del nostro Paese e di fare pressione su Paesi capaci di prendere decisioni sovrane e perseguire una politica indipendente. In questo contesto, le affermazioni degli europei su una sorta di loro ‘autonomia strategica’ appaiono semplicemente ridicole”.