Sono gli Stati Uniti e la Ue a creare la crisi alimentare e le notizie sul blocco dei porti ucraini sono del tutto infondate. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in alcune dichiarazioni diffuse oggi dalla Tass. “Gli Stati Uniti e l’Ue stanno pensando di esportare 20 milioni di tonnellate di grano dall’Ucraina entro 2,5 mesi. In realtà, il grano viene trasportato nei magazzini in Europa. Vengono organizzate linee ferroviarie, stradali e fluviali per la consegna verso destinazioni in Germania, Polonia, Lituania, Romania e Bulgaria”.
“La dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden del 10 maggio sulla necessità di cercare opportunità per esportare 20 milioni di tonnellate di grano dall’Ucraina ha coinciso con la firma della legge ucraina Lend-Lease. Si scopre che Kiev pagherà le armi con il grano. Infatti, gli stessi americani provocano in Ucraina la crisi alimentare, privandola delle riserve di grano”, ha affermato la portavoce.
Ma L’Ucraina rilancia. “Dopo il grano, ora i russi portano via il metallo dai territori ucraini”. Lo denuncia Lyudmilla Denisova, commissaria parlamentare ucraina per i diritti umani, dalla sua pagina Telegram. Secondo la commissaria, i prodotti in metallo vengono esportati da Mariupol dalle forze russe, e questo sarebbe il motivo per cui “hanno sminato parte del porto marittimo della città. Gli occupanti hanno inviato 3.000 tonnellate di prodotti in metallo con la prima nave da Mariupol a Rostov sul Don. Inoltre, per movimentare più velocemente il bottino, i russi hanno iniziato a ripristinare i collegamenti ferroviari a Mariupol e Volnovakha”. Prima dell’occupazione, denuncia Denisova, il porto ospitava circa 200.000 tonnellate di metallo e ghisa per un valore di 170 milioni di dollari. “Con le sue azioni, l’occupante viola la IV Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione delle persone civili in tempo di guerra e l’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Faccio appello alla Commissione investigativa delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani durante l’invasione russa dell’Ucraina affinché tenga conto di questi fatti di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani in Ucraina”.