A Ischia si continua a scavare, anche a mani nude, alla ricerca delle undici persone disperse dopo l’alluvione provocata dal maltempo di sabato 26 novembre. Protezione civile, carabinieri, vigili del fuoco, polizia, altre forse dell’ordine, volontari e cittadini hanno cercato, invano, tutta la notte le persone disperse.
La frana staccatasi alle 5 del mattino dal Monte Epomeo ha travolto abitazioni (una quindicina) e strade nella parte alta del comune ischitano di Casamicciola. A 24 ore di distanza dall’inferno vissuto sull’isola napoletana, il bilancio è di una persona morta (Eleonora Sirabella, 31 anni), 13 persone ferite (di cui una in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli) e almeno 11 persone disperse (per il sindaco di Lacco Ameno Giuseppe Pascale ne sarebbero 12).
Un bilancio drammatico che potrebbe aggravarsi nella giornata di oggi. Più il tempo passa più le speranza di ritrovare vive le persone disperse diminuiscono. Gli sfollati sono 167. Persone costrette a lasciare le proprie abitazioni perché distrutte dall’alluvione o inagibili. Una trentina hanno preferito trasferirsi da parenti o amici, i restanti sono invece stati trasferiti in una struttura alberghiera dalla Protezione civile.
“Ci sono ancora richieste di aiuto ma non notizie di persone in pericolo, per lo più sono bloccate nelle abitazioni. Con le ruspe e gli escavatori stiamo ripristinando la viabilità per aiutare i soccorsi”, ha dichiarato Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco, a Rainews24. “Ci sono 140 vigili del fuoco a lavoro. Nella notte non è stato ritrovato nessuno dei dispersi. Il bilancio lo fa la Prefettura, per noi è ancora fermo a un morto accertato. Il punto principale della ricerche è quello di Casamicciola sul fronte della montagna. Il campo di ricerche è ampio e complesso, molte case sono state sommerse dal fango, ma oggi l’aspetto positivo è che c’è il sole”
I DISPERSI – Fra i dispersi “ci sono anche minori” precisa il sindaco di Lacco Ameno. Si tratta di due famiglie, una di cinque persone con un bimbo piccolo (e altri due figli più grandi) e un’altra di tre con un neonato, poi un uomo, una donna straniera (di nazionalità bulgara diventata da pochi giorni cittadina italiana) e un’anziana.
LA PRIMA VITTIMA – Tra loro anche il compagno di Eleonora Sirabella, la prima vittima accertata della tragedia a Ischia. Aveva 31 anni e viveva nel comune di Casamicciola. Lavorava come cameriera in un bar dell’isola. Tantissimi i messaggi di cordoglio rivolti alla giovane donna. La sua pagina su Facebook è piena di foto e ricordi condivisi in queste ore da decine di amici. Il suo corpo è stato trovato nei pressi di piazza Maio.