Fratelli d’Italia “ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche, che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni”. Chiara Ferragni entra in campagna elettorale e attacca il partito di Giorgia Meloni. “Ora è il nostro tempo di agire e far si che queste cose non accadano” scrive l’influencer, seguita da oltre 27 milioni di followers, in una storia pubblicata su Instagram che condivide un post di The Vision, la rivista online dedicata ai millennial italiani, sull’aborto diventato quasi impossibile nelle Marche, regione governata dalla destra e nello specifico dal governatore di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli. Regione dove proprio ieri è partita la campagna elettorale della leader Fdi Giorgia Meloni sul palco ad Ancona. 

Dall’isola spagnola di Ibiza, dove sta trascorrendo le vacanze con il marito Fedez e i due figli, Ferragni lancia una frecciata al partito di Giorgia Meloni e invita gli italiani “ad agire” partendo proprio da quel “modello Marche” millantato in questi mesi da Fratelli d’Italia, che guida la regione dal 2020, e che nel 2021 si è opposta alla pillola Ru486, quella per l’interruzione della gravidanza, nei consultori.

Non solo però le politiche contro l’aborto. Nelle Marche si contrastano anche altri diritti come quello relativo al suicidio assistito dove nonostante la sentenza Cappato/Dj Fabo, tre pazienti hanno dovuto combattere a lungo contro il comitato etico regionale perché desse il via libera alla somministrazione del farmaco. Altro tema controverso è quello relativo ai diritti civili con il mancato patrocinio in occasione del Gay Pride perché considerato un evento politico.

Nei giorni scorsi un articolo del quotidiano britannico The Guardian sulle Marche spiegava come “una delle prime mosse del consiglio regionale sia stata stata quella di non applicare una misura del ministero della Salute, introdotta lo scorso anno, che permette alle cliniche, non solo agli ospedali, di fornire la pillola abortiva”. Non solo: “Mentre la politica nazionale prevede che gli aborti possano essere effettuati fino a nove settimane di gravidanza, nelle Marche il limite è di sette settimane“. Il Guadian sottolinea anche come il “laboratorio Marche” rischia di essere esteso all’Italia intera in caso di vittoria di un governo a guida Meloni.

 

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