Intervista a Pio e Amedeo

È arrivato al cinema il 1° gennaio il nuovo film della coppia Pio e AmedeoBelli ciao” trionfando immediatamente al box office. Al primo giorno di uscita il film ha infatti totalizzato un incasso di 489.739 euro con 383 schermi e una media cinema pari a 1.279 euro, la più alta in assoluto, battendo anche “Matrix Resurrections” e “Spider-Man: No Way Home” che contavano un numero più alto di copie.

Belli Ciao”, girato a Sant’Agata di Puglia e Foggia, loro città natale, è la terza incursione di Pio e Amedeo sul grande schermo dopo l’esordio da protagonisti in Amici come noi (2014) e un’apparizione nel film Ma tu di che segno 6? (2014). Qui sono diretti da Gennaro Nunziante che ha diretto i quattro film di Checco Zalone (incluso l’esordio Cado dalle nubi e il più recente Quo vado? ).

Intervista a Pio e Amedeo

Pio e Amedeo quale tematica affronta il vostro film ed è una comicità simile a quella che vediamo di voi due in tv?
Partire o restare? Restare o partire? Interpretiamo due amici che devono affrontare il fatidico dilemma che attanaglia i giovani del Sud: mollare tutto in cerca di un futuro migliore o restare a casa e provare a costruire quel domani possibile? Quando lavoriamo in tv cerchiamo di portare leggerezza, anche provando a eccedere. In questo film, però, siamo diversi da come ci conosce il pubblico perché non c’è cosa peggiore di costruire un film esclusivamente con battute. E poi, ci piace spiazzare (ridono, ndr).

Chi sono i vostri personaggi?
Sono grandi amici sin da piccoli, crescono insieme finché poi si perdono di vista una volta che ognuno di loro sceglie la strada da intraprendere per il proprio futuro. Pio, con l’ambizione della finanza, decide di partire per la Milano da bere, Amedeo, da sempre appassionato di medicina, sceglie invece di restare al Sud convinto che anche li si possa progettare un futuro. E anche se non ha mai preso uno stetoscopio in mano e si è ritrovato a vendere articoli sanitari, lavora al fianco del Sindaco per bloccare l’inevitabile fuga dei giovani verso il Nord, ma per rilanciare l’economia locale servirebbe un grande investimento. Ed è così, che per un imprevedibile scherzo del destino, i due amici si ritroveranno anni dopo, su fronti opposti ma forse con un sogno in comune.

E sarebbe?
Anche se Pio è ormai milanese d’adozione e manager di successo con una vita al top e Amedeo, con implacabile orgoglio meridionale, continua a impegnarsi perché il suo paese possa offrire un futuro ai giovani del Sud.

Quanta autobiografia c’è di voi in questa storia?
Molta, considerando che io (Pio, ndr) vivo a Milano, mia figlia è nata là, mentre Amedeo ha scelto di rimanere a Foggia, legato alle nostre origini. Quando parliamo, spesso, ci scontriamo su dove si viva meglio. Ovviamente nel film è stato estremizzato tutto proprio per mettere in evidenza una possibilità non poi così lontana dal reale.

Trovate difficoltà a vivere e lavorare così distanti?
Il fatto di vivere uno al Nord e uno al Sud non ci allontana e questo è un mestiere complicato, farlo da soli non è facile. In realtà si tratta di una professione sopravvalutata ed effimera. Per questo motivo noi ci godiamo il momento.
Dopo il grande successo in Tv di “Felicissima sera”, ci sarà una seconda stagione?
Si, torneremo in tv prima in primavera con un altro progetto e poi con la seconda edizione di “Felicissima sera”.

a cura di P.T.

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