Suicidio in carcere. Un detenuto di 54 anni, in attesa di giudizio, si e’ tolto la vita nel carcere di Terni, dopo il rigetto della richiesta di scarcerazione.
L’uomo, un meccanico di Enna, si e’ impiccato. Arrestato il 21 aprile dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione antimafia della Dda di Caltanissetta “Caput silente” che aveva portato all’esecuzione di 30 provvedimenti di custodia cautelare a carico di indagati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, danneggiamenti, traffico di stupefacenti, era in attesa di giudizio.
Secondo le accuse il gruppo operava soprattutto nell’area nord dell’Ennese, tra Leonforte ed Assoro. M. R. era detenuto da 11 mesi e sembra che da tempo fosse fortemente depresso, tanto che il suo difensore, avvocato Baldi, aveva presentato l’istanza di scarcerazione per “incompatibilita’ delle condizioni di salute con il regime carcerario” proprio per la forte fragilita’ psicologica del suo assistito.
Venerdi’ il collegio penale del tribunale di Enna, richiamando il parere contrario espresso dal Pubblico ministero, aveva respinto l’istanza, ritenendo di dovere comunque acquisire, prima di revocare o modificare la misura di custodia in carcere, la copia del “diario clinico” e la relazione aggiornata della Direzione sanitaria del carcere di Terni. Il collegio aveva disposto la trasmissione dell’istanza di scarcerazione e delle certificazioni mediche allegate dal difensore alla Direzione sanitaria del carcere di Terni per le “iniziative di sua competenza”.
Il meccanico si e’ tolto la vita nella notte tra domenica e lunedì.