Rivelava indagini in corso che riguardavano abusi edilizi dove erano coinvolti alcuni imprenditori. E’ questa l’accusa nei confronti dell’ex sostituto procuratore di Salerno Roberto Penna, finito agli arresti domiciliari insieme alla compagna avvocato e a tre imprenditori. A dicembre 2021 è stato trasferito, dal plenum del Csm, a Roma come magistrato di sorveglianza.
A emettere l’ordinanza il gip del Tribunale di Napoli al termine delle indagini condotte dal Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri e coordinate dalla procura di Napoli guidata da Giovanni Melillo. Oltre al magistrato Perna, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari Maria Gabriella Gallevi, avvocato del Foro di Salerno e gli imprenditori Francesco Vorro, Umberto Inverso e Fabrizio Lisi (ex generale della guardia di finanza).
I cinque indagati sono gravemente indiziati dei reati di corruzione per l’esercizio delle funzioni, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità.