Una coppia di italiani e il loro figlio sono stati rapiti giovedì 19 maggio in Mali. Insieme a loro sarebbe stato anche rapito un cittadino togolese. E’ quanto riferiscono fonti locali. I quattro sono stati sequestrati nel Sud del Paese africano da “uomini armati“. Secondo l’agenzia Efe, si tratta di una coppia e il fatto è avvenuto a Sincina nella regione di Sikasso a est della capitale Bamako. I sequestrati apparterrebbero a una comunità di Testimoni di Geova.
Si tratta di Rocco Antonio Langone, 64 anni, di Potenza, la moglie Maria Donata Caivano, 62 anni, di Ruoti (in provincia di Potenza), e il loro figlio Giovanni, 43 anni.
I tre italiani vivevano nel Paese africano, con un gruppo di testimoni di Geova, da diversi anni. Lo riferiscono all’Adnkronos fonti informate, secondo cui i connazionali non erano neanche registrati all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). Molto probabilmente, secondo le fonti, si sentivano al sicuro nonostante risiedessero in un’area molto pericolosa e nonostante usassero nomi locali. Dietro il loro rapimento potrebbero esserci i terroristi qaedisti del Jnim, acronimo per Gruppo d’appoggio all’Islam e ai musulmani.