Dopo l’ordinanza con cui il Tribunale di Napoli ha congelato il nuovo statuto pentastellato e la leadership di Giuseppe Conte, in vista delle prossime tornate elettorali locali i vertici grillini stanno già correndo ai ripari: per le provinciali di Napoli, ad esempio, il Movimento ha adottato una strategia cautelativa presentando una lista del M5S con un simbolo civico («Territori in Movimento») nell’attesa della definizione del ricorso. Ma in molte realtà locali si registra un pressing, da parte degli attivisti grillini, per cambiare il simbolo del M5s alle prossime elezioni.
In diversi casi – raccontano all’Adnkronos fonti 5 Stelle sono pervenute richieste di utilizzo del nome di Conte nel simbolo». A tenere banco in queste ore è soprattutto la diatriba sulla composizione del futuro schieramento progressista, dopo le bordate del leader di Azione Carlo Calenda, che sabato, al congresso del suo partito, ha chiesto al segretario del Pd Enrico Letta di escludere i 5 Stelle dalla coalizione. «Quest’ uomo è incredibile», la replica del senatore contiano dei 5 Stelle, Gianluca Ferrara: «Ha un partitino con più finanziatori che elettori e con arroganza pone veti ad alleanze elettorali»