Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in una intervista al “Giornale” spiega che “la stella polare della nostra azione politica e’ stata il rispetto degli impegni presi in campagna elettorale nel 2018 con i cittadini. In particolare l’esperienza di Governo con la Lega e’ nata sulla base di un contratto, dopo un lungo periodo di stallo. E bene: alla Lega abbiamo fatto votare Reddito di cittadinanza, Spazzacorrotti, abolizione dei vitalizi, decreto dignita’. Poi Salvini ha fatto cadere il Governo ed e’ nata la maggioranza col Partito Democratico. E il Pd ha votato il taglio dei parlamentari, ha appoggiato il Superbonus 110 per cento e il nostro piano Transizione 4.0 per le imprese. Non abbiamo mai tradito gli impegni con gli elettori”. “Quanto siamo scomodi – incalza l’ex premier – per essere avversati in questo modo da tutti i partiti? Anche se guardiamo ai mesi del governo Draghi, mi sembra evidente che ci fosse una spinta a farci fuori, a continuare quell’esperienza senza di noi. Perche’ non abbiamo mai chiesto nulla per il nostro interesse, abbiamo sempre e solo lavorato per il Paese. La verita’ e’ che la nostra forza e coerenza politiche fanno paura e per questo paghiamo un costo politico altissimo”. Tutto questo ha portato alla rottura prima con la Lega e ora con il Pd. C’e’ un pezzo di quel partito che ora pero’ si e’ pentito: “Non faremo nessun Governo con Giorgia Meloni e non riapriremo alcun dialogo con questi vertici Pd. E visto che c’e’ tanto aria di nuovo governo di larghe intese, rispondo con chiarezza che noi non ci saremo”. Molti in questa campagna elettorale – Calenda e Renzi ne fanno addirittura una discriminante – rinfacciano al movimento un’incapacita’ congenita e un’incompetenza a governare: “E’ ridicolo che Calenda e Renzi vogliano impartire lezioni su ambiente e transizione energetica. Ricordo che noi con il superbonus, solo per fare un esempio, abbiamo messo in condizione il Paese di poter ripartire e quel 6,6 per cento di Pil di cui oggi tutti si vantano lo si deve nel 2021 alle nostre misure. Puntare ancora sulle fonti fossili e inquinanti e’ un grave errore. Noi vogliamo rinnovabili, energia pulita, protezione dell’ambiente, comunita’ energetiche, Superbonus strutturale. Poi saranno i cittadini a scegliere da che parte stare”, ha concluso Conte.