Risultati altalenanti per l’alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle nei comuni al voto in Campania. L’asse progressista formata da Partito democratico e Movimento 5 Stelle, che insieme ad altri partiti di centrosinistra nelle scorse tornate elettorali aveva permesso di conquistare diversi comuni tra cui il capoluogo Napoli con Gaetano Manfredi, si è presentata in tre comuni tra gli 89 chiamati al voto domenica: Acerra e Nola nel Napoletano, Capua nel Casertano. La vittoria al primo turno è arrivata solo a Nola, dove il candidato Carlo Buonauro è stato eletto sindaco con il 52,78% dei voti. Nella città di Giordano Bruno incassa un buon risultato il Movimento 5 Stelle, che ha ottenuto il 13,6% e 4 seggi in Consiglio comunale, più dietro il Pd con il 5,43% e un seggio. Le liste più votate in città sono state le civiche “Nola Democratica” a sostegno di Buonauro (15,66%) e “Nola Protagonista” per la candidatura di Maurizio Barbato (15,51%). L’asse Pd-M5S esce sconfitta invece ad Acerra, dove il candidato Andrea Piatto, sostenuto da uno schieramento composto da ben 13 liste, si è fermato al 37,04%. Il nuovo sindaco è Tito D’Errico (58,06%), sostenuto da 12 liste tra cui “Campania Libera”, espressione del movimento fondato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Azione di Carlo Calenda, Europa Verde e la “Lista Lettieri” del sindaco uscente Raffaele Lettieri. Tutto rinviato al ballottaggio a Capua, dove il candidato Pd-M5S Adolfo Villani ha ottenuto il 34,82% delle preferenze e tra due settimane sfiderà al secondo turno Fernando Brogna, sostenuto da 5 liste civiche, che al primo turno ha ottenuto il 25,29% dei voti.