Sarebbero 22 al momento – a quanto si apprende – le vittime in Italia dell’attacco ransomware che ha sfruttato una vulnerabilità sui server VMware ESXi.
Si tratta di enti o aziende che non rivestono particolare rilevanza per la sicurezza nazionale, come spiegato oggi da Palazzo Chigi e che sono state ‘bucate’ dagli hacker.
Circa 400, invece, le potenziali vittime: si tratta di di strutture, cioè, che non avevano adottato la correzione alla vulnerabilità indicata il 23 febbraio 2021 dalla società produttrice del software, ma che non risulterebbero ‘infettate’. Analisi sono tuttavia in corso da parte di Polizia postale e Agenzia per la cybersicurezza nazionale per accertare l’integrità dei sistemi e ripristinare le condizioni di sicurezza.