E’ cosa fatta l’acquisizione del ramo maintenance di Alitalia – ex compagnia aerea di bandiera italiana oggi in Amministrazione straordinaria – da parte della Mro napoletana Atitech di Gianni Lettieri. La società con sede presso l’aeroporto internazionale di Capodichino assorbirà i 940 lavoratori presenti nel complesso di Fiumicino e negli scali italiani ed esteri impegnati in attività di manutenzione degli aeromobili e di rilavorazione della componentistica aeronautica. A ratificarlo è un accordo raggiunto nell’ultime ore, dopo una lunga trattativa, tra l’industria partenopea, i commissari di Alitalia e i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo.

La cessione del complesso aziendale romano è però solo la prima tappa di un progetto più ambizioso che ha nei due centri, quello di Capodichino e quello di Fiumicino, gli asset strategici del nuovo Polo nazionale delle manutenzioni aeronautiche, a cui da tempo il presidente di Atitech, Gianni Lettieri, sta lavorando per riportare in Italia le commesse relative alla cosiddetta full maintenance, creando una sorta di officina italiana per la riparazione a 360 gradi di aeromobili (anche di proprietà di clienti terzi). Il disegno di Lettieri presuppone lo sviluppo di capability per i componenti, i motori e tutto ciò che riguarda il ramo delle manutenzioni di aeromobili. Ciò produrrebbe, una volta a regime, una crescita occupazionale in grado di assorbire sino a 3.000 unità tra i due complessi aziendali presenti sul territorio italiano. Alla manutenzione di linea, leggera, pesante, retrofit delle cabine e rilavorazione dei componenti, servizi relativi alle parti più strutturali ed ingegneristiche degli aerei, si aggiunge anche una quota importante di manutenzione su scali esteri quali Tel Aviv, Francoforte, Monaco, Buenos Aires, San Paolo, Casablanca, Tunisi, Parigi, Osaka, Algeri, Mosca e altri.

“L’obiettivo – spiega il presidente Lettieri – resta quello di dotare l’Italia di un’infrastruttura strategica nel campo delle manutenzioni aeronautiche in grado di offrire soluzioni chiavi in mano, così come accade già nei principali paesi europei. La priorità è riportare nell’hub di Fiumicino, che intercetta una platea di compagnie aeree di livello internazionale, e in quello di Capodichino, che è porta d’ingresso per aeromobili che guardano con interesse al Mediterraneo e a tutta l’area Emea, i principali player del traffico aereo, costretti in questi anni a cercare altrove servizi che invece con puntualità e professionalità possiamo già offrire oggi a Roma e Napoli”. Di qui il patron della Mro (Maintenance, Repair and Overhaul) partenopea aggiunge: “All’interno di Atitech e dell’ex Alitalia esistono infatti professionalità e competenze capaci di soddisfare le più svariate esigenze dei vettori presenti sul mercato, in tempi rapidi ed assicurando standard di qualità molto alti. Know how ed expertise che puntiamo a valorizzare, anche attraverso interventi di formazione continua e l’utilizzo di tecnologie sempre più performanti”. “Il capitale umano – conclude Lettieri – è la vera forza di questa operazione”.

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