La Corea del Nord ha lanciato almeno 10 missili balistici nel Mar del Giappone, di cui uno è caduto vicino alle acque territoriali sudcoreane: per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol si è trattato ‘di fatto un’invasione territoriale’ e la risposta non è tardata ad arrivare, lanciando tre ‘missili aria-superficie di precisione’ nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano.
Uno dei missili del Nord, ha spiegato Yoon Suk-yeol, ‘ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione” della penisola. Un lancio che è stato definito “intollerabile” dall’esercito sudcoreano.
All’inizio della giornata il Nord aveva lanciato almeno tre missili balistici a corto raggio nel Mar del Giappone, di cui uno – partito dall’area di Wonsan – ha volato attraverso il confine marittimo de facto con la Corea del Sud, secondo le rilevazioni di Seul.
La Corea del Nord ha minacciato di usare le armi nucleari per far pagare a Usa e Corea del Sud “il prezzo più orribile della storia” qualora dovessero far ricorso alla forza, in un’escalation retorica contro le manovre militari congiunte in corso su larga scala di Washington e Seul.
In una nota diffusa nella notte dalla Kcna, Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, ha definito Co. Il Nord, definendo come “avvertimenti” i suoi molteplici lanci di missili, ha preso di mira le manovre partite lunedì che coinvolgono 240 aerei da guerra. La Corea del Nord ha sparato circa 100 colpi di artiglieria nella ‘zona cuscinetto’ marittima del mar del Giappone., è stato riferito dai militari di Seul, citati dalla Yonhap.