E’ successo a Benevento, in data 27 Aprile: il nucleo di Polizia Economica della Guardia di Finanza ha scoperto a seguito di una segnalazione del Tribunale di Benevento, un giro di operazioni illecite in relazione alle ipotesi di reato previste, a vario titolo, dalla Legge Fallimentare tra cui figurano la bancarotta fraudolenta, bancarotta concordataria e falso in attestazioni e relazioni.

Al termine delle indagini il GIP Vincenzo Landolfi, ha interdetto gli accusati dalla professione per 12 mesi. I capi d’accusa Il Procuratore Aldo Policastro scrive :”le indagini, avviate in seguito ad una segnalazione ex art. 7 L.F. del Tribunale di Benevento effettuata dopo aver dichiarato inammissibile il ricorso alla procedura di concordato preventivo presentato da una società”.

Stando alle parole del giornale “Il mattino :”le indagini si sono concentrate sui possibili abusi delle procedure concordatarie e di ristrutturazione di debiti a cui sono ricorsi alcuni imprenditori del territorio che, insieme ai professionisti indagati, disponendo unilateralmente dei tempi del procedimento, paralizzavano le possibili iniziative recuperatorie, così frodando i creditori ed utilizzando strumenti processuali per perseguire finalità eccedenti o deviate rispetto a quelle per le quali l’ordinamento li ha predisposti.”

Gli indagati sono: Mario Porcaro, Andrea Porcaro, Laura Paglia, che fanno parte del notissimo studio Beneventano del primo, Vincenzo Catalano e Luca Pulcino, quest’ultimo ex commercialista, e dell’avvocato Fabrizia De Nigris, indicata come collaboratrice dello stesso studio Porcaro.
La Posizione di Aslimitaly.

Il Presidente dell’Associazione Aslimitaly, il Dottore Alessandro Fucci, che da anni si batte per la difesa dell’imprenditoria libera, ha speso parole di condanna nei confronti di:” tutti quei soggetti che si ritengono intoccabili e che hanno costruito imperi economici negli anni, a scapito degli imprenditori onesti, grazie ad atti fraudolenti ed illeciti” Fucci ha poi concluso con una metafora:” la pietra piccola capovolge il carro grande” riferendosi all’ingordigia di qualche soggetto non meglio identificato che, non essendo contento del proprio guadagno, ha deciso di denunciare l’intero sistema

 

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