E’ di un rapinatore morto ammazzato e di altre tre persone arrestate il bilancio di un conflitto a fuoco con la polizia, scaturito al termine di una complessa attività di indagine che mirava a intercettare una banda di malviventi intenzionata, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, ad assaltare un portavalori dell’istituto di vigilanza Cosmopol di Avellino.
Scene da far west nella provincia irpina dove la polizia ha ucciso uno dei componenti del gruppo dopo che l’auto sulla quale viaggiavano ha forzato un posto di blocco a Cesinali, piccolo comune di poco più di 2mila abitanti.
Stando a quanto ricostruisce Ottopagine.it, tutto sarebbe nato da una segnalazione della squadra mobile di Chieti, in Abruzzo, relativa alla presenza della banda composta da almeno quattro italiani originari della provincia di Foggia e specializzati in assalti a portavalori.
Secondo la segnalazione arrivata dalla Questura della cittadina abruzzese, il gruppo viaggiava a bordo di due auto (una fiat Panda e una Jeep) e un furgone rubati nei giorni scorsi. Forniti i numeri di targa, i poliziotti di Avellino e Foggia hanno intercettato le vetture in questione dando vita a un lungo inseguimento sfociato nel sangue nel comune di Cesinali dove una delle auto ha forzato il posto di blocco delle forze dell’ordine, presente nei pressi del cimitero.
Ne è nato un conflitto a fuoco nel corso del quale uno dei rapinatori è stato raggiunto da almeno un proiettile, morendo pochi secondi dopo. I poliziotti lo hanno trovato sul sedile posteriore dell’auto, abbandonata nei pressi di un passaggio a livello. Altri tre componenti della banda sono stati fermati e arrestati mentre l’altra auto e il furgone sarebbero riusciti a scappare disseminando chiodi a tre punte lungo le strade di Cesinali.
Indagini in corso per rintracciare i malviventi e per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Non è ancora chiara l’identità della vittima.