Agguato di camorra a Scampia, periferia a nord di Napoli, dove intorno alle 18 i killer sono entrati in azione nei pressi della zona delle case popolari conosciuta come “Chalet Bakù“. Diversi i proiettili esplosi: a rimanere ferito Nicola Notturno, 19 anni compiuti lo scorso mese di luglio. Il giovane è stato raggiunto da un proiettile alla gamba e da un altro alla spalla. Soccorso dai presenti, è stato trasportato in ospedale. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli diretta dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Notturno è imparentato con la storica famiglia omonima, protagonista in passato della scissione dal clan Di Lauro insieme alle famiglie Abete-Abbinante e a quelle capeggiate dai due superboss Raffaele Amato e Cesare Pagano.
In passato, nel settembre 2017, un familiare di Nicola Notturno, suo omonimo (soprannominato anche “il cinese”) venne ucciso a 21 anni direttamente nell’androne del palazzo dove abitava nel lotto T/A a Scampia. L’omicidio avvenne a pochi giorni dall’ufficializzazione dell’inizio della collaborazione con la giustizia dello zio Gennaro Notturno, 47 anni, meglio conosciuto negli ambienti malavitosi come “‘o sarracino”.
Il 15 settembre scorso un altro giovanissimo, 17 anni, è stato ferito in un agguato in via Pino Puglisi, nella zona del Rione Don Guanella tra Miano e Scampia. Il ragazzo, assistito dai medici del pronto soccorso del Cto, era stato colpito da due colpi d’arma da fuoco alla spalla destra e all’inguine.