E’ di almeno 182 persone morte (il più giovane è un bimbo di 5 anni) e oltre 150 ferite il drammatico bilancio degli incidenti avvenuti sabato 1 ottobre in uno stadio in Indonesia. Nella struttura Kanjuruhan di Malang City si giocava la partita di calcio tra Arena Fc e Persebaya Surabaya, due squadre storicamente rivali tanto da spingere la federazione a vietare la trasferta ai tifosi ospiti dopo gli scontri avvenuti in passato.

L’incontro è terminato con la vittoria del club ospite per 3-2 e, secondo quanto ricostruito dalla polizia, è scoppiata una vera e propria rivolta con una invasione di campo da parte dei tifosi locali. Gli agenti hanno iniziato a sparare lacrimogeni dopo l’uccisione di due poliziotti. Si è scatenato il panico, con il fuggi fuggi generale, e sono state decine le persone uccise perché calpestate dalla calca umana o rimaste schiacciate contro i cancelli dello stadio. All’interno sono morti almeno 34 tifosi, gli altri invece sono deceduti negli ospedali cittadini.

Lo stadio era gremito ed erano presenti circa 42mila spettatori (capienza massima), tutti tifosi dell’Arena Fc. Dai video diffusi in rete, in campo è scoppiato l’inferno con persone aggrappate alle barriere nel tentativo di sottrarsi alla rivolta, che ha visto circa 3mila tifosi invadere il campo subito dopo il fischio finale. “La polizia ha lanciato gas lacrimogeni e le persone si sono precipitate fuori, spingendosi a vicenda e questo ha causato molte vittime”, ha dichiarato all’Afp uno spettatore. Il presidente indonesiano Joko Widodo domenica ha ordinato “un’analisi delle partite di calcio e delle procedure di sicurezza” dopo l’incidente. E ha chiesto alla federazione di sospendere tutte le partite fino a “miglioramenti della sicurezza”. “Sono profondamente dispiaciuto e spero che questa tragedia legata al calcio sia l’ultima”, ha detto in un discorso televisivo.

La situazione è degenerata anche all’esterno dell’impianto con alcuni mezzi della polizia e altre auto presenti incendiate. “È un incidente deplorevole che fa male il nostro calcio in un momento in cui i tifosi possono assistere a una partita in uno stadio dopo due anni di stop per la pandemia” si è scusato il ministro della Gioventù Zainudin Amali. La Federcalcio indonesiana ha sospeso tutte le partite in programma per questa settimana. “Siamo distrutti e ci scusiamo con le famiglie delle vittime e con tutte le parti interessate per questa tragedia”, ha dichiarato il presidente del PSSI Mochamad Iriawan.

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