Il giorno dopo la celebrazione da parte di Putin dell’annessione delle quattro regioni ucraine occupate da Mosca, un attacco missilistico russo sulla regione di Odessa nelle prime ore del mattino colpisce un sito industriale. Oltre 50 invece i raid in 24 ore, denuncia Kiev, nella regione di Donetsk, con la morte di almeno 4 civili.

Missili russi stamani anche su Mykolaiv, mentre la società energetica ucraina denuncia l’arresto da parte russa del direttore della centrale di Zaporizhzhia dal quale dipende la sicurezza nucleare e delle radiazioni dell’ impianto.

‘Le truppe della Federazione russa si stanno concentrando sull’occupazione completa della regione di Donetsk e il mantenimento dei territori temporaneamente catturati dell’Ucraina, oltre che all’interruzione delle azioni delle forze di difesa in alcune aree”, scrive lo Stato maggiore dell’esercito ucraino su Fb, citato da Unian. Quattro civili sono stati uccisi e sei feriti nei bombardamenti russi, secondo quanto reso noto dal capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko, riportato da Ukrinform. “I russi hanno ucciso quattro civili nella regione di Donetsk: due a Maksymilianivka, uno a Bakhmut e uno a Sviatohirsk. Altre sei persone sono rimaste ferite”, ha detto Kyrylenko. Al momento è impossibile stimare il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha, ha aggiunto.

‘I russi stanno anche bombardando le posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, conducendo ricognizioni aeree’, e ‘il nemico sta attaccando le infrastrutture civili e le abitazioni della popolazione civile, violando le norme del Diritto Internazionale Umanitario, le leggi e i costumi di guerra’, afferma l’esercito di Kiev.

Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla regione di Odessa nelle prime ore del mattino, secondo il Comando operativo Sud dell’Ucraina, riporta Ukrinform. “Due missili, presumibilmente Iskander, hanno colpito una struttura industriale, danneggiando una stazione elettrica e diversi edifici circostanti. Dopo le esplosioni è scoppiato un incendio. Le fiamme sono state spente”, afferma il Comando aggiungendo che non ci sono vittime.

“Le truppe della Federazione Russa, oltre 5mila militari, di stanza nelle città orientale di Lyman sono circondate dall’esercito ucraino. Hanno fatto appello alla loro leadership con la richiesta di ritirarsi ma la richiesta è stata respinta dai comandanti della Federazione”, ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Lugansk Sergiy Gaidai, come riporta Unian. Le truppe ucraine hanno interrotto le comunicazioni di terra a supporto dei russi nell’area di Drobysheve-Liman e preso il controllo delle strade, i russi non hanno la possibilità di ripetere il ritiro di massa come nella regione di Kharkiv.

Energoatom, arrestato direttore centrale Zaporizhzhia
“Gli occupanti russi hanno arrestato Igor Murashov, il direttore generale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia Igor Murashov, che ha la responsabilità principale ed esclusiva della sicurezza nucleare e delle radiazioni nell’impianto. La sua detenzione rappresenta un pericolo per il funzionamento della più grande centrale nucleare europea”, ha dichiarato su Telegram Petro Kotin, presidente della Società energetica statale Energoatom, citato da Ukrinform. Secondo Kotin, “ieri pomeriggio le forze russe hanno fermato Murashov mentre si recava dalla stazione a Energodar, è stato bendato e portato via”.

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