Aveva 36 anni ed è morto dopo due giorni di agonia al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. E’ la cronaca dell’ennesima morte bianca. La terza nelle ultime 24 ore dopo le tragedie registrate a Taranto e Catania. Luigi Romano – originario della provincia di Napoli – lascia moglie e due figli piccoli, uno di pochi mesi.
Martedì scorso, 13 settembre, stava lavorando in un’azienda di conserve alimentare (frutta e ortaggi), la Eugea Mediterranea, a Lavello (Potenza) quando è stato travolto da un forte getto di vapore in seguito allo scoppio della caldaia di un macchinario, riportando ustioni su quasi il 90% del corpo. Una percentuale altissima che significa nella quasi totalità dei casi zero sopravvivenza. Luigi ha lottato per quasi due giorni. Era stato trasferito in eliambulanza prima all’ospedale San Carlo di Potenza poi, gravissimo, al centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli.
Sempre il 13 settembre, nello stabilimento della Eugea Mediterranea, è stato registrato un altro incidente: una lavoratrice è stata investita da un muletto, subendo per fortuna ferite non gravi.