“La nostra idea e’ piu’ ambiziosa: vogliamo creare un ampio polo liberale, riformista, popolare. Noi e Iv, intanto, avremo da subito gruppi parlamentari unici”, e un partito unico “nella mia prospettiva penso entro tre o quattro mesi dalle elezioni”. Lo afferma il leader del terzo Polo, Carlo Calenda, in un’intervista pubblicata oggi sul Giornale di Vicenza. Replicando alle accuse di esponenti politici che lo giudicano ‘non legato ‘ al territorio, Calenda sottolinea che “il Veneto lo conosco molto bene, e’ stato il mio collegio alle europee, lo conosco da ministro, ci ho fatto Industria 4.0, sono intervenuto sull’Ires, sul salario di produttivita’. E’ un posto di gente seria che capisce perfettamente che votare oggi Lega non e’ votare Zaia, e’ votare Salvini cioe’ un irresponsabile pericoloso”. E sull’autonomia “Salvini ha mandato a casa la ministra Gelmini, che aveva il progetto di legge quadro sull’autonomia pronto per essere approvato dal governo”. Riguardo alla possibilita’ che in Veneto possa prevalere Fdi, per Calenda “ci piace Draghi ma poi votiamo con la logica del Grande Fratello, per chi ci sta simpatico in quel momento. Meloni pero’ non ha nessuna esperienza rilevante di governo, non ha mai lavorato un giorno fuori dalla politica. I veneti sappiano che votando Meloni votano un partito statalista, centralista, che non ha nessuna cultura d’impresa”, conclude.

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