Alcol nel sangue quattro volte il limite consentito. Era ubriaca la soldatessa americana di 20 anni che nella notte tra sabato e domenica a Porcia, in provincia di Pordenone, ha travolto e ucciso con la sua auto un ragazzino di 15 anni, Giovanni Zanier, che tornava a piedi da una discoteca in compagnia di altri due amici rimasti miracolosamente illesi.

L’alcoltest a cui è stata sottoposta la giovane donna ha cristallizzato il tasso alcolemico presente nel sangue della soldatessa Usa in servizio presso la base Usaf di Aviano, pari a 2,09 grammi per litro, ovvero quattro volte il limite consentito. La procura di Pordenone ha chiesto al Gip la convalida dell’arresto con l’accusa di omicidio stradale aggravato. La donna si trova al momento in stato di fermo agli arresti domiciliari e nelle prossime ore è fissata l’udienza di convalida.

La stessa procura friulana sottolinea inoltre che “al momento dell’esercizio dell’azione penale, il Ministro della Giustizia italiano può, a discrezione o su richiesta della base americana, attivare il difetto di giurisdizione e consentire così all’indagato statunitense di essere processato nel proprio Paese“. Ma, ha piegato il Procuratore Raffaele Tito, “questa opzione, in capo al Ministro è operativa in base ai trattati internazionali sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa”. La soldatessa quindi può essere processata negli Stati Uniti così come prevede la convenzione di Londra.

Una tragedia quella del giovane Giovanni, che aveva compiuto 15 anni lo scorso 28 maggio, che ha sconvolto l’intera comunità friulana. La madre, che lo aveva accompagnato in auto al locale, si era raccomandata con lui di tornare a casa a piedi, di non accettare passaggi dopo la serata in discoteca trascorsa con gli amici. E la giovane vittima ha eseguito le direttive della donna, tornando a piedi a casa, distante alcuni chilometri. E’ stato travolto poco dopo le due di notte sulla pista ciclabile di via Lazio, a Porcia, mentre portava a mano la bicicletta di un amico.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’auto della militare Usa, una Volkswagen Polo, è sopraggiunta dalla direzione opposta quando, a causa della velocità sostenuta, ha perso aderenza in una rotatoria, sfondando un cartello stradale e centrando in pieno il 15enne, scaraventato a una decina di metri dal luogo dell’impatto.

Immediata la richiesta di soccorsi partita dagli amici e dalla stessa 20enne. Ma nonostante l’intervento dell’ambulanza e del rianimatore a bordo dell’elicottero sanitario abilitato al volo notturno, il cuore di Giovanni ha smesso di battere poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone.

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