Da oltre 30 anni sotto la minaccia di morte dell’Iran e dell’estremismo islamico, Salman Rushdie ha di nuovo rischiato la vita. L’autore dei ‘Versi satanici’ e’ stato accoltellato durante un festival letterario nello Stato di New York ed e’ stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico dopo il trasporto in elicottero in ospedale. Per l’aggressione e’ stato fermato e arrestato un 24enne del New Jersey, Hadi Matar, ma non e’ ancora chiaro il motivo dell’aggressione allo scrittore, da sempre nel mirino dei fondamentalisti e dell’ayatollah Khomeini che l’anno dopo la pubblicazione del famoso libro considerato da una parte dell’islam ‘blasfemo’ offri’ una taglia di 3 milioni di dollari come ricompensa per la sua morte. L’attacco e’ avvenuto alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Italia), poco dopo che Rushdie era salito sul palco del Chautauqua Institution, a un centinaio di chilometri da Buffalo, per tenere una conferenza. Hadi Matar, che secondo il racconto dei testimoni indossava una mascherina nera si e’ alzato dalla platea, e’ saltato sul palco e si e’ avventato sullo scrittore colpendolo “al collo e almeno una volta all’addome”, secondo la ricostruzione della polizia. Colpito anche il moderatore della conferenza ma non in modo grave. “Tutto si e’ svolto in una manciata di secondi”, ha detto un testimone che era seduto tra il pubblico. “Era coperto di sangue, colava sul pavimento”, ha raccontato. “Ho visto del sangue intorno ai suoi occhi e colargli giu’ per la guancia”. Lo scrittore e’ stato soccorso subito da un medico presente in sala e poi e’ stato trasportato in elicottero in ospedale dove ha subito un intervento di diverse ore. Ignoto ancora il movente dell’aggressione, alle indagini sta collaborando anche l’Fbi. “Rushdie e’ vivo”, ha dichiarato poco dopo l’aggressione la governatrice dello Stato di New York Kathy Hochul esprimendo vicinanza allo scrittore e alla sua famiglia. “Condanniamo ogni forma di violenza e vogliamo che tutti abbiano la liberta’ di parlare e scrivere la verita’”, ha detto ancora. Il premier britannico Boris Johnson ha condannato l’attacco. “Inorridito dal fatto che Salman Rushdie sia stato accoltellato mentre esercitava un diritto che non dovremmo mai smettere di difendere”, ha twittato. “In questo momento i miei pensieri sono con i suoi cari. Speriamo tutti che stia bene”. Emmanuel Macron ha assicurati che lla Francia “e’ al fianco di Rushdie”. “La sua lotta e’ la nostra”, ha scritto su Twitter il presidente francese. Solidarieta’ all’autore e’ stata espressa anche dal mondo letterario e da tanti scrittori. Stephen King si e’ augurato che Rushdie “stia bene”, J.K. Rowling ha definito l’attacco “una notizia orribile”. “Sto molto male, speriamo che stia bene”, ha scritto su twitter l’autrice della saga di Harry Potter. PEN America, l’organizzazione no profit che lavora per difendere e celebrare la liberta’ d’espressione, ha definito l’aggressione “brutale e premeditata”. “Non possiamo pensare a nessun incidente paragonabile a questo violento attacco pubblico contro uno scrittore sul suolo americano”, si legge in una nota dell’organizzazione. Rushdie si e’ sempre impegnato con “un’energia instancabile” per assistere altri come lui minacciati, ha sottolineato l’amministratore delegato, Suzanne Nossel, la quale ha raccontato che Rushdie le aveva inviato un’email poche ore prima dell’aggressione offrendo aiuto per gli autori ucraini. “Speriamo e crediamo fermamente che la sua voce essenziale non possa e non sara’ messa a tacere”.

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