Continuano le ricerche sul ghiacciaio della Marmolada nel corso delle quali sono emersi altri resti delle vittime del seracco crollato domenica scorsa.

Attrezzatura tecnica e resti organici sono stati rinvenuti dagli operatori nell’ambito della ricognizione “vista e udito” sul luogo del disastro. Le ricerche, ancora in corso, si stanno svolgendo sulla parte bassa della colata di ghiaccio, roccia e fango, compresa una zona non interessata dal sopralluogo di ieri mattina.

Al momento le vittime accertate del disastro sono dieci. Entro sera e’ atteso l’esito del primo confronto tra il dna dei resti delle vittime non ancora identificate. La squadra, composta da 14 persone, tra cui due unita’ cinofile, sta effettuando un secondo intervento “vista e udito” sul campo. Gli operatori, coordinati da Paolo Borgonovo, del Centro di addestramento alpino della polizia di Moena, sono stati trasferiti in zona dopo il briefing operativo tenutosi a Canazei poco dopo le 5.

Durante la notte le temperature sul ghiacciaio sono scese sotto lo zero, consolidando il ghiaccio e permettendo di estendere le operazioni fino alle 9.30 circa. Due vedette sono state poste ai margini della colata di fango, ghiaccio e roccia per controllare che non vi siano nuovi movimenti, mentre un elicottero in volo stazionario e’ pronto ad intervenire nel caso in cui sia necessario effettua l’evacuazione rapida della squadra.

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