Angela Celentano

La loro bambina, scomparsa nel nulla 26 anni fa, oggi di anni ne avrebbe 29. E loro – Maria e Catello, i genitori di Angela Celentano – non hanno mai smesso di cercarla, in qualsiasi angolo del mondo ritenendo che possa essere stata rapita per un’adozione illegale. Ora hanno promosso una campagna social, con tanto di immagini dei giocattoli della piccola, con la speranza che possa riconoscerli, contattarli e finalmente riabbracciarli.

Angela Celentano

Di Angela Celentano non si hanno più notizie dal 10 agosto 1996 quando era salita in cima al monte Faito, poco lontano da Castellammare di Stabia, nel napoletano, per una gita con i suoi genitori. Con lei anche le due sorelline. Poco dopo però sparì nel nulla. Le ricerche subito avviate non diedero però l’esito sperato. Anche gli stessi genitori rimasero per quattro giorni e quattro notti sul monte Faito mentre uomini delle forze dell’ordine e volontari passarono al setaccio ogni anfratto.

La storia

In campo pure speleologi e rocciatori mentre la vicenda veniva seguita in tv, con apprensione, da milioni di italiani. È stato sempre un mistero irrisolto: come una bimba di appena 3 anni si sia potuta allontanare lungo una strada non affatto agevole, subito dopo aver consumato il pranzo, senza essere vista. L’unica certezza è che Angela non era più nella zona di monte Faito. Anni di indagini, ricerche, ipotesi, supposizioni, piste internazionali. Nulla è servito per ritrovare la ragazza che dopodomani compirà 29 anni.

Le indagini

Ma i genitori, dall’abitazione sui monti di Vico Equense, sono convinti che Angela sia da qualche parte, chissà dove, e non si danno per vinti: credono nel miracolo che un giorno possa tornare a casa. E in questi anni non sono mancate le false piste che hanno acceso la speranza, speranza poi svanita nel nulla. L’avvio di una campagna social è stata annunciata ieri sera nel corso della trasmissione ‘Chi l’ha visto?‘ su Rai 3. Sperano “che sia Angela stessa a riconoscersi e cercare la sua famiglia di origine“. E offrono un ulteriore indizio, a lei stessa e agli altri: “Ha una macchia di caffè sul lato destro della schiena“.

La nuova iniziativa

In passato è stato anche attivato un sito internet nella cui home page si legge: “Se visitando questo sito ti sembra di riconoscere qualcosa di familiare, ti preghiamo di contattarci subito”. L’avvocato della famiglia, Luigi Ferrandino, ha anche reso noto di “aver chiesto alla Procura di Torre Annunziata di poter riavere i giocattoli della bambina” che furono acquisiti dopo la scomparsa. E in un video diffuso in rete vengono mostrati affinché lei possa eventualmente riconoscerli. Potrebbe bastare anche un piccolo particolare. “Aiutateci a far arrivare il nostro appello in tutto il mondo – dicono – sentiamo che lei è viva, speriamo in un miracolo, un giorno ci ritroveremo“. Un volantino, in italiano e in inglese, sintetizza la sua storia e mostra le sue foto: un altro tassello della campagna ‘internazionale’ che ora intendono lanciare.

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