Prima la casa occupata abusivamente, poi le promesse del comune e della neo amministrazione guidata da Gaetano Manfredi che annunciavano un immediato sgombero, a distanza di sei mesi non è cambiato nulla. Anzi, sarebbero addirittura in corso lavori di ristrutturazione nell’appartamento di via Egiziaca a Pizzofalcone, a Napoli, che lo scorso novembre vide alcuni abusivi occupare la casa della signora Carlotta, una professoressa in pensione di 90 anni che si trovava momentaneamente dalla figlia ad Avellino a causa di problemi di saluta.
A riportare la notizia è il quotidiano Il Mattino che riprende una denuncia del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. All’epoca la donna trovò la serratura della porta d’ingresso cambiata e parte dei mobili di casa gettati in strada.
Nell’antico edificio, che risale al ‘500, sono ben 44 gli appartamenti occupati abusivamente nel corso degli anni. Gli occupanti non pagano canone di locazione ed in diversi casi dispongono di allacciamenti abusivi alla rete elettrica ed idrica. L’edificio è di proprietà del Demanio, ed è stato ceduto nel 2017 al Comune di Napoli. Si trova a poche centinaia di metri dalla caserma “Nino Bixio” della Polizia, sede del reparto Mobile, ed a poche centinaia di metri dalla Prefettura. L’anziana professoressa, che ha presentato denuncia ai carabinieri, ha fatto sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione su un rientro nel suo appartamento.
“Europa Verde-Campania continua a chiedere giustizia per la signora Carlotta, la professoressa 90enne a cui è stato occupato abusivamente l’appartamento nell’inverno 2021 mentre era a Montoro dai parenti per sottoporsi a delle cure” denunciano Borrelli e l’esponente del Sole che Ride Gianluigi Grittano. “Nonostante i tanti proclami e le promesse di intervento, non solo non è mai stata restituita l’abitazione alla signora ma addirittura in queste settimane sono iniziati abusivamente lavori all’interno dell’appartamento già depredato da mobilio e arredamento in buona parte gettato per strada nell’indifferenza generale. Nonostante il comune abbia affisso diversi divieti lo stabile è divenuto un parcheggio”.