Tenete, tenete“. Sono le parole di un bambino di 10 anni, terrorizzato, mentre consegna ai carabinieri quattro dosi di cocaina mentre si trovava in auto con un 18enne, arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio. E’ raccapricciante quanto scoperto dai militari della stazione di Grumo Nevano, comune a nord di Napoli, dove nel corso di un controllo hanno sorpreso il maggiorenne con il piccolo mentre giravano per le strade della cittadina a bordo di una Fiat Panda.

Tra i due nessun legame di parentela anche se adesso sono in corso accertamenti sulla famiglia del bambino per capire se i genitori fossero a conoscenza dell’attività che svolgeva il figlio. A 10 anni anziché giocare con i coetanei, fare attività sportiva, studiare, il piccolo veniva già educato ad andare in giro con pallini di cocaina addosso, imparando le dinamiche dello spaccio a domicilio. A 10 anni è ancora lontano dall’età (14 anni) che lo vedrebbe imputabile in un processo giudiziario ma nel frattempo è già conscio della strada che ti porta nelle maglie della malavita. E’ così era lui a custodire le dosi di cocaina (che prevedono pene più severe rispetto alle cosiddette droghe leggere) proprio perché non imputabile mentre l’amico maggiorenne, Raffaele Chiacchio originario di Sant’Arpino (Caserta), nascondeva dosi di marijuana negli slip ed aveva un fogliettino dove aggiornava la lista dei movimenti, ovvero tutti i clienti che serviva durante il turno di lavoro.

Quando ha però visto i carabinieri perquisire l’amico e controllare l’auto, non ci ha pensato due volte e ha consegnato tutto quello che aveva. “Prendete” ha detto rivolgendosi agli uomini in divisa mentre nelle mano aveva le quattro dosi di cocaina. Carabinieri che non credevano ai loro occhi. Stupiti dalla giovane età del piccolo e soprattutto dal tremolio che aveva perché, nonostante l’educazione sbagliata ricevuta, resta pur sempre un bambino che in quel momento ha riconosciuto l’autorità delle forze dell’ordine.

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