“Io sono pronto al dialogo, lo sono stato per tre anni, lo sono ancora: ma Mosca non è pronta per un accordo di pace”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

“A Mariupol ci sono ancora 120mila persone. L’assedio si può fermare in due modi: con le armi o con la diplomazia. Per quanto riguarda le armi ci serve l’equipaggiamento pesante che abbiamo chiesto ma non ancora ottenuto. Per quanto riguarda la diplomazia, la Russia fa il suo gioco e non è in grado di proporre veri accordi”, ha sottolineato. “I russi dicono che la palla è nel nostro campo ma non vedo nulla: per giocare a calcio serve la palla ma il Cremlino sta giocando da solo”.

“Noi vogliamo la vittoria dell’Ucraina e siamo determinati a fare di tutto per sostenere Kiev. Saremo al fianco” dell’Ucraina “nel processo di ricostruzione”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in conferenza stampa da Kiev. “Noi lottiamo per i valori fondanti dell’Ue e della democrazia. Sarà anche importante raccogliere le prove” dei crimini commessi, ha aggiunto.

“Chiediamo all’Europa – ha detto Zelensky – di includere l’embargo al petrolio nel sesto pacchetto di sanzioni, altrimenti sarà una misura vuota”. “Siamo grati all’Ue per i cinque pacchetti di sanzioni già approvati ma secondo noi non sono abbastanza per firmare il finanziamento della guerra di Vladimir Putin”, ha aggiunto Zelensky chiarendo che anche il gas dovrà essere a un certo punto sanzionato.

“Si suppone – ha detto Michel in un altro passaggio – che entro la fine di giugno la Commissione pubblichi il parere” sulle risposte ucraine al questionario compilato da Kiev per la candidatura a Paese membro Ue.

“Putin non riuscirà a distruggere la sovranità dell’Ucraina e anche a dividere l’Ue. L’ho già detto: prima o poi colpiremo anche il petrolio e il gas russi. Abbiamo già deciso di voler fermare la nostra dipendenza dalla Russia e ci stiamo lavorando”.

“A Borodyanka. Come a Bucha e in tante altre città in Ucraina. La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi qui. Non ci può essere pace senza giustizia”, ha scritto in mattinata in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel che sta visitando la città ucraina di Borodyanka.

Il presidente del Consiglio Europeo è giunto stamane a Kiev. All’arrivo, ha stesso postato una foto alla stazione della capitale ucraina accompagnata dalla seguente didascalia :”Nel cuore di un’Europa libera e democratica”.

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